Il “tortellino in scrigno di venere” in pasta al forno, con il ripieno di tortellini in crema di parmigiano è un piatto creato da Emilio Barbieri che con grande piacere vogliamo continuare a proporre.
Emilio Barbieri Chef incredibile con un percorso lavorativo funambolico. Iniziato a gestire una tabaccheria, poi un bar, una gelateria, poi Strada Facendo con all’inizio ristorante con prevalenza salumeria e gnocco cresentine (tigelle). Fino arrivare alla stella. Poi ristorante Anna, e ora Strada Facendo due. Di strada in effetti ne ha fatta tanta e ne sta ancora Facendo.
Storia e leggende. Il tortellino a Modena classico è un piatto determinante nell’identità locale. A mio avviso un capolavoro in ogni punto di vista avendo una forma di designer bellissima, alla pari della 500, moka e pochi altri. Forma entrata nell’iconografia. I sapori, i profumi del brodo che spingono in alto fino ai pensieri oscuri da dipanare. Un capolavoro. Le origini del tortellino sono avvolte nella leggenda. Una delle più note narra che il tortellino sia stato inventato in onore di Lucrezia Borgia, in occasione del suo passaggio a Bologna nel 1502. La forma del tortellino, che ricorda un piccolo ombelico, sarebbe ispirata proprio al suo seno, di venere.
Un’altra leggenda invece, fa risalire la nascita del tortellino ad un episodio avvenuto nel 1249. In quell’anno, Modena era sotto assedio da parte delle truppe bolognesi. Un giorno, tre nobili modenesi, intenti a festeggiare in una locanda, decisero di creare un piatto che simboleggiasse la città. Nacque così il tortellino, la cui forma ricorda la cinta muraria di Modena.
In conclusione
Il tortellino in scrigno di venere è un’ultima variante delle invenzioni su questa pasta dello Chef Emilio Barbieri, Lo scrigno è composto da pasta brisee, racchiudendo i tortellini con la loro cremosità all’interno di questa crosta di pasta cotta in forno. Da ricordare anche il pasticcio di tortellini del ristorante Fini sempre di Modena, anche questo stella Michelin come Strada Facendo in via Emilia.